Perché dedicare una pagina alle associazioni sportive dilettanti (ASD) di ciclismo femminile sul sito Ciclismo in Rosa? Perché, come si può leggere nello statuto, queste debbono promuovere lo sport nella sua dimensione etica ed educazionale prima ancora che atletica. Questo nostro sport pedalato arranca (specie quando declinato al femminile), quindi ci è sembrato giusto e bello promuovere lo spirito olimpico che ispira i team ASD, i quali – proprio per questo motivo ispirativo e vocazionale - non debbono avere fini di lucro ma essenzialmente promuovere la crescita umana e psicologica dell’atleta attraverso quella splendida scuola di vita che è il ciclismo. Seguiteci ed organizziamoci come in una rete per difendere le nostre realtà ciclistiche locali (se non addirittura paesane): questo spazio che Ciclismo in Rosa mette a disposizione serve proprio a questo fine. Le nostre piccole squadre ASD sopravvivono grazie al volontariato: si riconoscono subito perché quasi sempre portano il nome del paese ove sono nate: vi immaginate uno squadrone UCI World Tour che si chiama ASD Corridonia o Pedale Castellaneta e che riesce a far correre giovani atlete solo perché dietro c'è un paese che tiene in piedi il team, con la manodopera gratuita, con la parrocchia, con la tombola in piazza, con le offerte in denaro, con il puro volontariato? No, noi non aspiriamo ai dollari che girano a Dubai, ci basta promuovere la crescita dei sentimenti forti tra i nostri giovani... e non è detto che l'impresa sia più facile!